di Samuel Beckett
copyright Editions de Minuit
traduzione Carlo Fruttero
regia, scene, luci e costumi Theodoros Terzopoulos
con (in o.a) Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano
e Giulio Germano Cervi, Rocco Ancarola
musiche originali Panayiotis Velianitis
consulenza drammaturgica e assistenza alla regia Michalis Traitsis
training attoriale – Metodo Terzopoulos Giulio Germano Cervi
scene costruite nel Laboratorio di Scenotecnica di ERT
responsabile dell’allestimento e del laboratorio di costruzione Gioacchino Gramolini
costruttori Davide Lago, Sergio Puzzo, Veronica Sbrancia, Leandro Spadola
scenografe decoratrici Ludovica Sitti con Sarah Menichini, Benedetta Monetti, Martina Perrone, Bianca Passanti
progettazione led Roberto Riccò
direttore tecnico Massimo Gianaroli / direttore di scena Gianluca Bolla / macchinista e attrezzista Eugenia Carro / capo elettricista Antonio Rinaldi / fonico Paolo Vicenzi / sarta realizzatrice e sarta di scena Carola Tesolin
foto di scena Johanna Weber / ritratti Luca Del Pia
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini
in collaborazione con Attis Theatre Company
durata 75′
Theodoros Terzopoulos – Aspettando Godot
I personaggi beckettiani si muovono in una zona grigia, in un paesaggio del nulla, quello dell’annientamento dei valori umani. Qualsiasi tentativo di umanizzazione cade nel vuoto, il concetto di tempo è fluido, i personaggi sono sospesi nel vuoto come esistenze espropriate, in un vuoto di disposizioni sconosciute dove l’annientamento di tutte le posizioni, dei valori e delle certezze, è stato realizzato. Il sarcasmo alla ricerca di una fine che non ha fine è l’espressione dominante degli esercizi di sopravvivenza dei personaggi. Essi cercano la fine della fine, che tuttavia non arriva mai. Ogni nuovo inizio è la definizione di una nuova fine. Pessimismo estremo. I personaggi tacciono aspettando la rivelazione dell’indicibile, che non si rivela mai.
Alcune domande che riguardano la natura umana e il futuro forse avranno risposte, la maggior parte però no. Forse alcune di queste domande avranno risposte dagli stessi spettatori. Inoltre, l’arte del teatro esiste e persiste proprio in virtù delle domande senza risposta.
Con gli straordinari attori Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Paolo Musio, i promettenti giovani Giulio Germano Cervi, Rocco Ancarola e il collaboratore alla drammaturgia Michalis Traitsis c’è stata un’ottima collaborazione, piena di entusiasmo e acuta curiosità per tutto ciò che riguarda questo testo liminale, il quale, oggi più che in ogni altra epoca, come tutti i testi che hanno un nucleo ontologico, può generare nuove idee per lo sviluppo del teatro.
RASSEGNA STAMPA
Orginale a tutti i costi il Beckett di Terzopoulos – il Corriere della Sera 16/3/2023
È finito il tempo di aspettare Godot – il Sole 24 ore 5/2/2023
Scena dominata dai simboli, addio Beckett – il Messaggero 5/2/2023
Cento franchi per En attendant Ego – MarcantonioLucidiTeatro.it 3/2/2023
C’è speranza anche Aspettando Godot – la Repubblica 2/2/2023
Beckett riletto da Terzopoulos – il Corriere della Sera 31/1/2023