Vai al contenuto
25-26-27 ottobre
venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17

ROBERTO ZUCCO

Share

di Bernard Marie Koltés un progetto di Giorgina Pi /Bluemotion

traduzione di Francesco Bergamasco
adattamento, regia, scene e video: Giorgina Pi
colonna sonora originale: Valerio Vigliar
ambiente sonoro: Collettivo Angelo Mai
con Valentino Mannias e Andrea Argentieri, Flavia Bakiu, Sylvia De Fanti, Gaia Insenga, Giampiero Judica, Monica Demuru, Dimitri Papavasiliou, Alessandro Riceci, Alexia Sarantopoulou

produzione: Teatro Nazionale di Genova, Teatro Metastasio di Prato e Romaeuropa Festival
in corealizzazione con Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello
in accordo con Arcadia; Ricono Ltd, per gentile concessione di François Koltès

Dopo Tiresia, Filottete e Pilade, dopo aver attraversato le visioni di Kae Tempest, Sofocle, Adrienne Rich, Heiner Müller e Pier Paolo Pasolini, Giorgia Pi si rivolge a Bernard Marie Koltès. Il suo sguardo si concentra questa volta su un antieroe, su un personaggio che del mito prende la capacità di mettere in luce pieghe oscure dell’umano. Basato sulla storia reale di un giovane, Roberto Zucco è l’ultima opera del drammaturgo francese, il racconto di un criminale che, dopo essere stato accusato della morte violenta dei propri genitori, fugge dal carcere, sfida la polizia di tre diverse nazioni e infine, arrestato, muore suicida. Con un numeroso cast formato da Valentino Mannias, Andrea Argentieri, Flavia Bakiu, Sylvia De Fanti, Gaia Insenga, Giampiero Judica, Monica Demuru, Dimitri Papavasiliou, Alessandro Riceci e Alexia Sarantopoulou, Giorgina Pi scava nella dimensione corale del testo, nel raffinato tessuto psicologico dei personaggi che circondano il protagonista, negli universi oscuri abitati da donne, reietti e corrotti e  trova in Zucco e nel suo mondo l’incarnazione contemporanea dell’ossessione della sfida, forma di follia del nostro presente.

Giorgina Pi è un’artista nata e cresciuta a Roma. Si laurea in Dams, si specializza a Parigi con una tesi sugli spettacoli shakespeariani del Théâtre du Soleil. Autrice di saggi e articoli è dottoranda in comparatistica presso le Università di L’Aquila e Paris 8. Regista, attivista, videomaker, femminista, fa parte del collettivo artistico Angelo Mai – spazio indipendente per le arti di Roma. Con il gruppo Bluemotion realizza spettacoli e immagina ambientazioni, in una ricerca che coniuga arti della scena, ricerca visuale e musica dal vivo. La regista dal 2018 è accompagnata da 369gradi, produzione apprezzata in Italia e all’estero nell’ambito delle nuove drammaturgie e del teatro di innovazione.

Bluemotion è una formazione nata a Roma all’interno dell’esperienza artistica e politica dell’Angelo Mai. Performer, registi, musicisti e artisti visivi si uniscono per creare a partire dalle proprie suggestioni, confrontando i propri sguardi sul presente e sull’arte. Le opere di Bluemotion sono sempre creazioni collettive, risultato dello scambio e delle visioni dei membri del gruppo. Gli artisti di Bluemotion sono anche attivisti nel campo dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori dello spettacolo. A marzo 2014 gli artisti di Bluemotion hanno subito accuse molto gravi che tentavano di tradurre il loro impegno politico in atti criminosi. Dopo più di un anno sono stati scagionati da ogni accusa e si è conclusa una incresciosa indagine che ha tentato di limitare la loro libertà e di ridurre le intense e decennali attività dell’Angelo Mai. L’Angelo Mai e Bluemotion nel 2016 ricevono il premio UBU Franco Quadri.