STUPID HUMAN BEING

Studio Kikoa

Con Luisa Bleviso, Serena Sansoni, Alice Cicetti
Regia Alessandro De Feo

Pensate ad un pianeta in cui la tecnologia ha superato l’immaginazione, dove possiamo parlare con frigoriferi intelligenti che ci ricordano la scadenza del latte, ma non riusciamo a ricordarci dove abbiamo lasciato le chiavi di casa. Abitiamo un’epoca in cui i nostri telefoni fanno qualunque cosa, eppure continuiamo a mandare messaggi vocali imbarazzanti alle tre del mattino. La preoccupazione per l’ambiente ci fa organizzare conferenze internazionali per parlarne, volando in jet privati che generano più CO2 di quanto un essere umano produca in un anno. Parole come “pace” o “condivisione” suscitano ilarità, o al massimo tenerezza. Più connessi più che mai, ci sentiamo comunque soli. Abbiamo tutto, ma desideriamo sempre di più. Maestri della modernità, ci perdiamo nei suoi meandri. Le “nostre” città sono più sicure, ma noi viviamo lo stesso nel terrore. Forse, la vera sfida del mondo occidentale non è risolvere questi problemi. Almeno riuscire a sorriderne, mentre cerchiamo di capire come mai, in un sistema così avanzato ai limiti dei racconti di fantascienza

Tre attrici in scena, si raccontano e – parallelamente, aiutandosi con immagini da diapositive – citano diversi episodi, di carattere fiabesco o realmente accaduti. Note scientifiche, discutibili breviari, riflessioni personali – tutto in bilico tra farsa, metateatro e flusso di coscienza.

Il testo coinvolge temi riguardanti l’essere umano “occidentale” contemporaneo (consumismo, tecnologia, ambiente, crisi dei valori) e si svolge in una sequenza di quadri senza soluzione di continuità.