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Venerdì 19 luglio ore 20.22
Sabato 20 luglio ore 19.00

VACANZE DI GUERRA

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Di Ignasi García Barba
traduzione di Valentina Martino Ghiglia
con Valentina Martino Ghiglia
drammaturgia sonora Diana Tejera
elementi scenici e costume Carlo Sala
assistente alla regia Isotta Tomassini
regia Ferdinando Ceriani

Il pubblico entra in una sala semibuia, un cono di luce illumina una tenda da campeggio ricoperta da un telo mimetico militare. Intorno non c’è nient’altro. Solo qualche flebile rumore che rimanda ad un mondo che si risveglia in lontananza. Dopo qualche istante la tenda si anima, c’è trambusto all’interno, un’ombra appare alle finestrelle laterali. Poi la zip si apre e appare Berta, la preparatissima e inappuntabile guida turistica di un’insolita agenzia di viaggi – la War Zone Travel – che organizza visite turistiche nei paesi in guerra. “Ah, siete già qui?” dice al pubblico. Così inizia, in prima assoluta per l’Italia, Vacanze di guerra di Ignasi Garcìa Barba, tra i più quotati autori spagnoli viventi, allievo di due mostri sacri quali Sinisterra e Mayorga. Una guerra che si fa spettacolo e per questo chiama a sé nuove platee. D’altronde il turismo di guerra non è una novità. Mark Twain nel 1856 guidava i più coraggiosi tra le rovine di Sebastopoli, simbolo della guerra di Crimea. La statunitense War Zone Tour per quarantamila dollari organizzava viaggi a Baghdad durante la seconda Guerra del Golfo. Senza rinunciare all’ironia e giocando con il paradosso, mette a nudo i lati più morbosi e indecenti della nostra società contemporanea che trasforma in merce anche il dolore umano.